No, ti sbagli , io Aglietti non lo nominato proprio. Ne lui ne Oddo, ne altri .
Io uno come Venturato mi stava bene, una m.... come Cosmi non mi sarebbe dispiaciuto, uno come Iachini anche .
Gli ingaggi del tecnico non penso fossero problemi, o no ?
Mi spiace ma tra gli allenatori emergenti per una squadra che come noi in serie A si poteva scegliere di meglio, e quanto al triennale io a Motta col cavolo glielo avrei proposto concesso ,
71 quando è venuto a Spezia qualcosa aveva dimostrato nelle partite anche in Lega Pro.
Ti ripeto è un mio giudizio , una cosa però è certa, se sarà l'uomo della rinascita lo vedremo
sul campo.
Io tifo le Aquile , se al posto del Thiago verra' uno che riesce a provare a salvare questi fanti da imbarcate viste , da partite giocate con ragazzi fuori ruolo , sarei solo contento .
Mi spiace Lambe che la pensi diversamente , ma con la speranza che questa sera , almeno questi fanti possano fare punti e gioire loro e noi .
Thiago Motta 25 presenze in a come allenatore, 4V , 6P , 15 S....tanta roba. Ma poi non ha dato ancora un gioco, un'identità DC. Con Thiago fino alla C
Se non metti sul piatto almeno un biennale con opzione per il terzo nemmeno ti prendono in considerazione. Mou triennale,Acciuga quadriennale, Sheva triennale, Mazzari triennale a cifre 10 volte superiori....
A me un allenatore italiano che conosce la serie B che lo ha vissuta o un allenatore tipo Venturato, uno come Andreazzoli , o Cosmi ,o lo stesso Zanetti , mi sarebbe piaciuto vederlo sulla panchina Aquile .
Tecnici che vengono dalla gavetta ,senza triplete alle spalle ma con la fame di arrivare a dei risultati anche con squadre che non hanno ambizioni da Champion .
Per me , parere personale, sarebbe stato sufficiente.
La fuga del 71 d'accordissimo ha scompaginato,ha davvero spiazzato il programma societario , ma vi era il tempo ancora per acquisire un Mister navigato,che offrisse maggiori sicurezza nella visione di gioco e che potesse valutare gli acquisti , e non doverli trovare s , e poi lasciarli in tribuna come avviene .
Con una base già esistente e integrando con alcuni giocatori , 4/5 la squadra la costruivano.
Comunque rimarrà un mistero chenessuno ha mai spiegato perché a Motta è stato fatto un contratto così lungo..!
E perché mai non occorresse un Ds ... ma, bastasse l'uomo di Monzone... tuttofare.
Tanto per capire .
roma e empoli ci diranno se restiamo in a o si retrocede. se thiago verra' cacciato o meno
oltre thiago anche i giocatori giovani o vecchi che siano devono pero' dare una smossa. si devono impegnare di piu' oltre l'ostacolo. seno' vadano afare in culo anche loro. sempre difesi sempre difesi. sempre difesi. dimostrate che e' giusto difendervi.
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Formato Europa e gioielli in vetrina: Empoli, la vittoria delle idee e dell'estremista Andreazzoli
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Formato Europa e gioielli in vetrina: Empoli, la vittoria delle idee e dell'estremista Andreazzoli
un' ora fa
di Federico Albrizio
LA RIVELAZIONE
Formato Europa e gioielli in vetrina: Empoli, la vittoria delle idee e dell'estremista Andreazzoli
13 Dicembre 2021 alle 10:30
Più che sorpresa, ormai l'Empoli è la vera e propria rivelazione di questa Serie A. Siamo quasi arrivati al giro di boa e i toscani si confermano ancora una volta una delle note più belle del campionato, l'ultimo acuto il prestigioso successo ottenuto sul campo del Napoli: fortuna certo, per il rocambolesco gol di Cutrone, ma anche un premio per la personalità esibita dai giocatori nel non snaturarsi e fare il proprio gioco anche al cospetto di una delle squadre in lizza per la vittoria dello scudetto. Un altro scalpo eccellente da aggiungere alla collezione, dopo quello della Juventus (2a giornata) e quello della Fiorentina in un pazzo derby vinto in rimonta, e 26 punti che proiettano l'Empoli a lottare per un posto in Europa con squadre del calibro di Fiorentina, Juve, Roma e Lazio. Un'altra prova della bontà del lavoro fatto dalla dirigenza nella costruzione della rosa e, soprattutto, da Aurelio Andreazzoli in panchina.
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L'ESTREMISTA - Avere le idee chiare, d'altronde, è uno dei punti cardine dell'Andreazzoli-pensiero. Idee chiare e convinzioni profonde, anche quando le due sconfitte consecutive con Venezia e Sampdoria potevano far vacillare chi non era ancora convinto del progetto empolese. Avanti, nonostante i dubbi dall'esterno, perché questo è il credo che il tecnico ha costruito dopo una lunga gavetta e anche qualche delusione, il credo di un allenatore che ha deciso di continuare a studiare ed evolversi per essere diverso dagli altri. "Io mi ritengo estremo, presumo eh... Faccio cose che altri non fanno, mi sembra; comunque vado per la mia strada, faccio il mio, non mi adeguo, non mi importa se ti danno del rompicoglioni e dell'estremista", racconta lo stesso Andreazzoli in 'Pep Guardiola', libro scritto di Carlo Pizzigoni. Una frase che riassume alcuni principi cardine, ma non tutti, perché è interessante anche la concezione di 'tempo' che Andreazzoli ha per un progetto calcistico. "Non è questione di antico o moderno, servono le idee. Quando mi dicono che ci vuole tempo... ma non è vero, è un alibi. Per dare un'identità non ci vuole tempo, poi ci sono i particolari che aggiungi ma l'identità la devi dare in tre o quattro settimane", prosegue all'interno del libro. Perché se l'idea è di giocare un certo tipo di calcio, per Andreazzoli non bisogna mai scordare il fine ultimo della competizione: vincere. E lo ha ribadito anche dopo il successo di Napoli: "Venire qui e cercare di non vincere sembrerebbe che facciamo spendere i soldi per nulla alla società. Credo che sia doveroso giocare per i tre punti, è un obbligo".
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GIOIELLI IN VETRINA - Parole come miele per la dirigenza dell'Empoli che, abbandonata da Dionisi per il Sassuolo, ha avuto il merito di puntare con decisione su un tecnico che già conosceva l'ambiente e di lavorare sul mercato per trovare le giuste soluzioni al suo stile di gioco. E anche in sede di acquisti, le idee si sono rivelate vincenti. Investimenti mirati e grandi intuizioni in prestito, come Vicario che si sta imponendo come uno dei migliori portieri del campionato per rendimento o i due attaccanti Cutrone-Pinamonti e gli 'esperti' Luperto e Zurkowski. E ora l'Empoli si gode anche le lusinghe di un mercato che si è accorto del talento all'interno della sua rosa. Bajrami e Ricci hanno estimatori, ma gli occhi sono puntati soprattutto sul classe 2000 Fabiano Parisi e sul 2002 Mattia Viti: il primo è stato una scoperta sulla fascia sinistra e fa gola al Napoli, che accarezza anche l'idea di un tentativo a gennaio; il secondo è ritenuto da molti addetti ai lavori una promessa al centro della difesa e su di lui si è già mossa l'Inter. Rumors che non devono distrarre i giocatori ha ribadito il presidente Corsi, che prima del Napoli ha sottolineato come la società non abbia alcuna intenzione di smontare il gruppo nella finestra invernale. L'Europa non sarà certamente l'obiettivo finale della società, che resta con i piedi ben saldi a terra e pensa prima a una salvezza tranquilla, intanto dirigenza e tifosi possono godersi un Empoli come non si era mai visto. E che, con l'estremista Andreazzoli, vuole continuare a sognare.
@Albri_Fede90
Questo è un allenatore con la “A” maiuscola, ammesso che lo lascino lavorare e non gli chiedano l’impossibi...
Robefi
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Per forza con Thiago fino alla fine....con tre anni di contratto sarebbe una Waterloo x gli americani
Certo che fidarsi di un talent scout e metterlo a fare un mestiere che non sa neanche da che parte incominciare ....
Questi sono i risultati