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Costeve
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Messaggio da Costeve »

Da rinchiudere e’ incapace di intendere e di volere non ricorda che Gilardino ha giocato a Spezia, pensa com’e’ messo. Ci pensa Fiorani ad alleggerirlo

Pat69
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Messaggio da Pat69 »

NON TI PREOCCUPARE VDM TANTO APPENA RIAPRE TUTTO VENIAMO A TIFARE LA TUA PRO LECCO VEDRAI CHE BELLA FESTA E CHE DIVERTIMENTO 🤣🤣🤣

eaglet
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Messaggio da eaglet »

Peak ha scritto: 12/02/2021, 11:38 Meglio ancora, sarebbe tornare alla denominazione (e logo) originaria.
Quella di generazioni intere che si innamorarono della maglia bianca: Spezia FBC 1906.
Concordo, anche perché ho iniziato a seguire lo Spezia da piccolissimo che era FBC, salvo poi cambiare subito in AC.

da Wikipedia:
1906 Sport Club Spezia
1911 - 1936 Foot Ball Club Spezia
1936 - 1954 Associazione Calcio Spezia
1954 - 1955 Associazione Calcio Spezia - Arsenal
1955 - 1986 Foot Ball Club Spezia 1906
1986 - 1995 Associazione Calcio Spezia
1995 - 2008 Spezia Calcio 1906
2008 - 2009 Associazione Calcio Dilettantistica Spezia Calcio 2008
2009 - oggi Spezia Calcio

up
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Messaggio da up »

P
arla Gabriele Volpi. E
dice tutto sui perchÈ
della cessione dello
Spezia, sugli scenari
che lascia, sulla scelta del gruppo subentrante. E su molte altre cose, come o tormentone
periodicamente ricorrente o
un suo possibile impegno futuro in un altro club.
Precisa: ´Il mio silenzio dei
giorni scorsi? Cerano vincoli
di segretezza, Ë normale quando si fa unoperazione del genere. Se anche avessi voluto parlare, ero vincolato. Comunque, anche dallestero, dovero
impegnatissimo con il mio lavoro, ho seguito passo passo
questa operazione gestita da
Gianpiero Fiorani e dai suoi,
dai nostri, collaboratoriª.
Domanda inevitabile: perchÈ? Precisando: perchÈ con
lo Spezia in A, ora che si potrebbe godere una squadra
che gioca bene, diverte e sta
tenendo la zona retrocessione ragionevolmente lontana?
´Per tre motivi. Primo: perchÈ io passo il 90% del mio tempo in Africa e quando torno mi
rilasso sulla mia barca e non
avrei la voglia e la forza di chiudermi in un ufficio per gestire
una societ‡ di calcio. Secondo:
perchÈ questa era unoccasione pi˘ unica che rara, cedere a
un gruppo di piena affidabilit‡
e solidit‡ finanziaria, che puÚ
fare quello che abbiamo fatto
noi e anche meglio. Terzo: Fiorani ha ristrutturato le nostre
aziende e i nostri impegni. In
Italia siamo presenti con 44 ristoranti, stiamo lavorando forte a Porto Marghera e abbiamo
molti altri progetti in rapido divenire. Anche a Spezia stiamo
aprendo un nuovo locale. A
noi piace fare bene quello che
facciamo. Se chiudiamo questo tipo dimpegno, passiamo
la mano a chi, ripeto, puÚ fare
come e meglio di noi. Non vogliamo fare quello Ë stato fatto
a Genova, e non faccio nomiª.
Si puÚ parlare di cifre?
´I gentiluomini non lo fanno
e non sarebbe comunque corretto nei confronti della controparte. Detto questo, resta la collaborazione, che si esprimer‡
in un passaggio di consegne
non brusco, che permetta al
nuovo gruppo di conoscere le
situazioni. Del consiglio attuale restano in due fino a giugno:
il presidente Chisoli e Pieri,
che si Ë sempre occupato della
parte finanziariaª.
La cessione Ë totale?
´Non abbiamo mai discusso
di unipotesi diversa dal 100%
delle quote. Tenere una cifra
minoritaria non avrebbe senso. Per il nostro modo di vedere o almeno il 51 o nullaª.
Il Ferdeghini resta vostro
in che prospettiva?
´Lavremmo anche ceduto,
ma gli acquirenti hanno preferito cosÏ. Sempre pronti a ridiscutere: laccordo attuale Ë un
affitto su base sei anni. E, posso assicurare, non ha fini speculativi. Nelloperazione ha peso
irrilevanteª.
Platek & Co. hanno manifestato un obiettivo sportivo
preciso?
´No. Ma seriet‡ dintenti,
sϪ.
Non Ë il primo gruppo americano che investe sul calcio
italianoy
´» lottavo e non mi sembra
casuale. Che ci sia un progetto
dinvestimento, un interessamento sulla Lega o che altro
non so. Ma mi sembra ci sia
uno scenario. E se si muovono
investitori di un certo calibro,
non Ë certo per fare maleª.
Non sarebbe stato bello lavorare insieme, anzichÈ passare la mano?
´Con i nuovi padroni dello
Spezia non Ë detto che non ci
siano possibilit‡ di collaborare, ma non nel calcioª.
Si dir‡: Volpi lascia lo Spezia e prende la Sampdoriay
´Ho 78 anni e una holding
che d‡ lavoro a sei-settemila dipendenti, con ulteriore volont‡ di sviluppo. Non impegnerÚ
energie e risorse nel calcio.
Non prenderÚ nÈ la Sampdoria
nÈ il Genoa. Non lo farÚ mai,
ed Ë anche una questione di rispetto per lo Speziaª.
Le Academy in Africa, lArzachena: moller‡ anche quelli?
´No, perchÈ hanno un altro
valore, di restituire qualcosa.
Sono impegni, meno pressanti, che continueremo a portare
avanti bene. E vedremo cosa faremo del Rijeka, di cui deteniamo il 70%ª.
Se dovesse fare un bilancio di questa lunga era a Spezia?
´Sarebbe economicamente
negativa, ma non mi chieda
quanto ci ho rimesso, posso solo dirle che non ho mai pensato
di investire per guadagnarci. E
sportivamente positiva: le pi˘
belle soddisfazioni, la vittoria
della serie B e questi mesi di A,
con una squadra che diverte e
ha, credo, uno degli allenatori
giovani pi˘ braviª.
Qualche critica, perÚ, da
Spezia le Ë arrivatay
´Le dico la verit‡, e non mi
fraintenda: io penso al petrolio, al nostro impegno in Mozambico nonostante una situazione sul filo della guerra. A
certe cose nemmeno penso,
glielo assicuroª.
Insomma, tiri una riga e
faccia il conto finaley
´Abbiamo preso una squadra e una societ‡ in D, labbiamo portata in A e vogliamo che
in A resti. E ora che si chiude il
nostro ciclo siamo orgogliosi
di cedere a chi puÚ mantenere
questo tipo dimpegnoª.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
´Avremmo ceduto
anche il Ferdeghini,
ma lȅacquirente ha
preferito un affitto su
base sei anni. Nessun
fine speculativoª
´La lunga esperienza
nello Spezia Ë stata
economicamente
negativa, ma positiva
sportivamente, ricca
di belle soddisfazioniª
Armando Napoletano
Spezia made in Usa. Una firma
legale mercoledÏ alle 15.30,
poi la decisione sul board. La
preparazione dei comunicati e
lo scioglimento dei membri
del consiglio d'amministrazione uscenti. La chiamata della
nuova assemblea e il nuovo
Cda. Intorno alle 16.30 di ieri
arriva, dopo liter necessario,
quellufficialit‡ che ormai era
pronta da un paio di giorni e
che consegna alla famiglia Platek il club bianco: primo proprietario straniero dopo 115
anni. Robert Platek, insieme a
sua moglie Laurie e ai tre figli
Amanda, Caroline, Robert Junior e con il fratello Philip Platek, tutti grandi sostenitori della Serie A, ha compiuto un investimento generazionale nello Spezia Calcio, dando il via a
un progetto a lungo termine.
´Siamo felici per lacquisizione del club. La Serie A Ë lÈlite ed Ë da tempo che cercavamo unopportunit‡ di partnership con un Club italiano di cui
apprezzassimo la Mission, lEthos e lEtica. CosÏ Ë stato, perchÈ il club ha gli stessi valori in
cui crede la nostra famiglia: il
lavoro e lumilt‡. Siamo onorati di poterlo supportare e aiutarlo a crescere, puntando a ottenere successi futuri e a rendere orgogliosi i fedelissimi fanª.
Philip Platek sar‡ il nuovo vicepresidente: ´Siamo onorati
di poter portare avanti la tradizione di Spezia Calcio, una
squadra che ha lavorato duramente per arrivare in Serie A.
Siamo inoltre contenti di poterci affiliare ai fan del team,
ora e negli anni a venireª.
» importante per i Platek
mantenere la continuit‡ con il
management precedente. Resteranno tutti nelle loro posizioni, inclusi il presidente Stefano Chisoli, il ds Mauro Meluso e Vincenzo Italiano. La famiglia Platek spera di vedere al
pi˘ presto il sindaco Pierluigi
Peracchini, i fan e chi ha contribuito al successo del club in
modo da poter discutere i diversi aspetti di una futura collaborazione: ´Gli incontri a oggi
non sono stati possibili solo
per motivi di riservatezza e per
il rispetto dovuto a Volpi. Inoltre si precisa che non cË alcuna partecipazione di MSD Capital, ma solo un investimento
personale della famiglia Platekª. Che diventa quindi il sesto proprietario Usa in un club
di Serie A; vedremo se questa
scossa dar‡ ancora pi˘ spinta
alla squadra. CË unaltra squadra perÚ che ha avuto un ruolo
fondamentale nella storia: legali e advisor, lo studio Chiomenti a Milano, quelli che hanno accompagnato letteralmente Platek sulla cima dello Spezia. Chiomenti si conferma leader nel mondo delle acquisizioni delle squadre di calcio, con
la quarta operazione siglata in
18 mesi dopo la Fiorentina, la
Roma e il Catania. Per Chiomenti ha agito un team multidisciplinare coordinato dai soci Raul-Angelo Papotti e Antonio Sascaro. Hanno collaborato per gli aspetti corporate la
senior associate Maria Vittoria
Marchiolo e gli associate
Edoardo Filippo Di Francesco
e Simone Stasio mentre per gli
aspetti fiscali gli associate Simone Schiavini e Alessandro
Zani. Stichting Social Sport Ë
stata assistita da Grimaldi Studio Legale, con i soci Fabio Pizzoccheri, Christian Prencipe e
Carlo Cugnasca. Un elenco
lunghissimo che d‡ lidea di come sia complicato lacquisto di
una societ‡ di dimensioni tutto sommato modeste, rispetto
ai colossi della Serie A.
Dal lavoro di tutti questi uomini Ë nata la cessione del club
bianco, che ne aveva viste tante, ma non cosÏ. Volpi lascia dopo 13 anni in cui ha ottenuto la
promozione in Serie A e tanti
altri record, passando dalla Serie D e dal ripescaggio al ritorno in B. Si tiene il gioiello di famiglia, la Pro Recco, e lascia la
societ‡ calcistica nel momento pi˘ alto della sua storia. Nishant Tella sar‡ amministratore delegato e gli occhi di Platek
in sede e al Picco. Da giugno in
poi perÚ si prepara una piccola
rivoluzione su rette che si stanno gi‡ disegnando. Ma sar‡ Italiano a dettarle, facendo capire se questa squadra sapr‡ restare in A o torner‡ in B. Domani, al Picco, sfida con la capolista Milan: con Elliott, un derby
Usa.
´Platek non mi ha
manifestato un
obiettivo sportivo,
ma seriet‡ di intenti.
Un altro americano in
Italia, non Ë casu

Peak
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Iscritto il: 13/09/2015, 20:16

Messaggio da Peak »

eaglet ha scritto: 12/02/2021, 10:41 Ma col passaggio di società agli americani, possiamo tornare al nostro semplice monogramma che tanto piace anche oltreoceano? Il logo a cerchi copiato dagli ex padroni nerazzurri (che tra l'altro pare che stiano anche loro per cambiarlo) non mi e' mai piaciuto.
Meglio ancora, sarebbe tornare alla denominazione (e logo) originaria.
Quella di generazioni intere che si innamorarono della maglia bianca: Spezia FBC 1906.

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up
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Iscritto il: 13/09/2015, 9:26

Messaggio da up »

Da Recco a La Spezia il tragitto è breve, nemmeno cento
chilometri, ma per percorrerlo Gabriele Volpi l’ha presa larga: prima Milano, perinseguire un lavoroametà anni Sessanta, quindi l’Africa, soprattutto la Nigeria, per fare
fortuna. Non ha però dimenticato le origini e ha restituito
qualcosa alla sua Liguria: 15
scudetti e 6 Champions League con la pallanuoto, lo sport
che praticava da ragazzo, e la
serie A con il calcio. Fino a ieri,
quando ha ceduto lo Spezia,
squadra sorpresa della serie A,
all’ americano Platek. Ora gli
rimane la Pro Recco. Robert
Platek, 56 anni, ha acquistato
il 100% dello Spezia per 23 milioni di euro. Ha base finanziaria a Washington, è vicino a
Michael Dell — uno degli uomini più ricchi d’America—e
possiede già due club in Europa: il portoghese Casa Pia e il
danese Sonderjysk. Il figlio,
Roberto junior, sarà vicepresidente della società ligure, che
conserverà però il management attuale. Volpi rimarrà tifoso, anche se il suo cuore corre verso la pallanuoto.
Nel 2008 ha preso lo Spezia
tra i dilettanti, lo vende adesso che lo ha finalmente portato in A: Volpi, perché?
«Dal 1976 passo quasi tutto
il mio tempo in Africa: se mi
cercate, nell’80 per cento dei
casi mi trovate in Angola, in
Congo, in Nigeria (è naturalizzato, ndr). Non ho mai seguito
direttamente la società, ci ha
pensato Gianpiero Fiorani. E
lui ha deciso di vendere, avendo anche diversificato le nostre attività.Non ero al corrente, sapevo solo che stavamo
cercando un gruppo serio».
Il gruppo Platek lo è?
«Non è serio: è serissimo.
Ha offerto tutte le garanzie e
permetterà allo Spezia di avere un futuro perfino migliore
di quello che avremmo potuto
promettere noi».
Non le dispiace?
«A noi rimane il legame affettivo, io mi tengo la Pro Recco.Èanche una scelta di cuore, giocavoapallanuoto prima
di lasciare tutto per lavorare,
tanti anni fa. Ma non ho rimpianti, mi sa che ho fatto la
scelta giusta».
Vende a Platek una società
sana.
«Abbiamo il minore monte
ingaggi della A, non abbiamo
debiti, abbiamo sempre pagato gli stipendi regolarmente:
anche per questo Platek ha deciso di investire nello Spezia. E
abbiamo il centro sportivo
Ferdeghini, il primo costruito
da un club di B, nel quale ogni
giorno 400 ragazzi si allenano
a costo zero. Il calcio deve avere un valore sociale, meglio
che i giovani vadano al campo
anziché in giro».
Italiano è un allenatore che
sta conquistando tutti, per
questo glielo volevano portare
via prima del campionato.
«Ma non è stato complicato
trattenerlo, magari ci è costato
qualcosa in più di stipendio.
Del resto sono stati lui e Angelozzi, il direttore sportivo, a
portarci in A nella scorsa stagione. Da non credere quanto
sono stati bravi: ci sono riusciti con una squadra meno forte
dell’anno prima».
Senza lo Spezia, non pensa
adesso di favorire lo sviluppo
del calcio in Africa?
«Là il calcio non funziona
bene, in verità, anche se poi in
Europa la metà dei giocatori
sono di origine africana. Abbiamo un’accademia a Port
Harcourt, la capitale del petrolio in Nigeria: ci sono 60 ragazzi che vivono nel nostro
centro, i migliori possono trovare uno sbocco in Europa».
Non solo lo Spezia, sono
tanti i club finiti nelle mani
degli americani.
«In effetti ci sono la Roma,
la Fiorentina, il Parma, il Milan. Significa che gli investitori Usa ritengono il nostro calcio un buon business».
Lei non crede che lo sia?
«La pallanuoto è più semplice: compri tre giocatori forti e sai che vincerai, io l’ho fatto e la Pro Recco ha conquistato tutto quello che poteva in
Italia e all’estero. Il calcio è
molto più complicato e selettivo, magari di giocatori ne acquisti dieci e alla fine retrocedi».
© R

eaglet
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Messaggio da eaglet »

Matisse ha scritto: 12/02/2021, 11:11 https://www.virgilio.it/italia/parma/no ... 60169.html

parma e i suoi presidenti americani.
o ridicoliiiiiiiiii. :lol: :lol: :lol:

........platek sei più sveglio, vero?
per altro, notare che se cercate l'articolo su Google, qualcuno ha fatto rimuovere la notizia da tutti i siti che ne parlavano. Si trovano solo link a pagine non più esistenti.

Matisse
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Iscritto il: 12/09/2015, 23:23

Messaggio da Matisse »

https://www.virgilio.it/italia/parma/no ... 60169.html

parma e i suoi presidenti americani.
o ridicoliiiiiiiiii. :lol: :lol: :lol:

........platek sei più sveglio, vero?

eaglet
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Iscritto il: 01/10/2015, 15:09

Messaggio da eaglet »

Ma col passaggio di società agli americani, possiamo tornare al nostro semplice monogramma che tanto piace anche oltreoceano? Il logo a cerchi copiato dagli ex padroni nerazzurri (che tra l'altro pare che stiano anche loro per cambiarlo) non mi e' mai piaciuto.

gigivenezia
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Iscritto il: 07/11/2015, 19:20

Messaggio da gigivenezia »

Comunque stamattina su Radio1 prima notizia ( in mancanza di risultati da commentare ) il passaggio dello Spezia agli americani. A noi ci gasa , a Volpi avrebbe dato fastidio , come la passeggiata sotto la curva a Roma , come venire al Picco , come festeggiare sullo yacth la promozione ( pareva gli avessero messo un dito in culo )....
A mai piu' .... ci stia bene la salutiamo tutti in coro ............

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